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lunedì 9 maggio 2011

Motore Wankel (sistema rotativo)

Fu presentato da Felix Wankel nel 1957 grazie alla collaborazione con il dot. Froede, capo dei tecnici della N.S.U. (vecchia casa automobilistica tedesca), che apportò modifiche sostanziali al progetto iniziale del motore. La prima vettura azionata da un motore Wankel fu, nel 1963, la N.S.U. Spider; nonostante il monorotore avesse una cilindrata di soli 498 cc sviluppava una potenza di 50 CV e spingeva l’auto ad oltre 150 km/h a fronte di un consumo decisamente parco per l’epoca.
In parole semplici il motore non è composto da cilindri e pistoni come nella maggior parte delle auto ma da rotori che girano in involucri chiamati "Housing", abbinati ad un asse; non vi è nemmeno la presenza di alberi a camme o di valvole, ma di luci ( http://it.wikipedia.org/wiki/Luce_(meccanica) ) simili a quelle del motore 2T.


Vantaggi: 
- un minor numero di parti in movimento;
- una minore rumorosità e minori vibrazioni;
- un' elevata leggerezza dovuta alle dimensioni ridotte ed elevato rapporto potenza/peso;
- una minore emissione inquinante di ossidi di azoto, dovute alla minore temperatura media dei gas;
- una maggiore potenza, a parità di cilindrata, rispetto ad un motore a pistoni alternativo;
- una semplicità progettuale e manutentiva.


Svantaggi: 
- la scarsa durata degli elementi di tenuta del rotore;
- la coppia abbastanza contenuta ai bassi regimi di rotazione;
- il consumo di carburante che in generale è maggiore rispetto ad un omologo motore alternativo;
- la problematica lubrificazione dei segmenti apicali;
- il tasso di idrocarburi incombusti molto elevato.


Mazda RX7 - http://it.wikipedia.org/wiki/Mazda_RX-7
                      http://game-mania.it/images/MazdaRX7GameMania.jpg 

 

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