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martedì 26 aprile 2011

Nascita del primo motore a scoppio

I padri della moderna automobile con motore a combustione interna sono universalmente riconosciuti in Gottlieb Daimler e Carl Benz.  I loro esperimenti condussero alla realizzazione e alla produzione in serie di un motore, compatto e veloce. 
Daimler e Benz devono dividere i loro meriti con una schiera di innumerevoli inventori che hanno contribuito allo sviluppo dell’intero progetto. Per permettere il movimento della prima “automobile” essa venne attrezzata di un motore a scoppio; il primo abbozzo risale addirittura al 1673, anno in cui il matematico e fisico olandese Christian Huygens lo presentò all’“Accademia Francese delle Scienze”, ottenendo però scarso seguito. Il primo motore a scoppio utilizzato per mettere in movimento un’auto fu però quello presentato all’ “Esposizione Universale Di Parigi” del 1867 da parte di Nikolaus Otto, un commesso viaggiatore tedesco, con una modifica apportata successivamente da Daimler e Wilhelm Maybach. Questi ebbero il compito di dedicarsi allo sviluppo di un motore a petrolio sulla base di quello di Otto, il quale benché perfettamente funzionante risultava di scarsa potenza, appena 3 cavalli. Otto tuttavia non si diede per vinto e brevettò nel 1876 un nuovo motore che riassumeva tutti i principi del motore a quattro tempi. Iniziò così la sfida tra Daimler e Otto, quest’ultimo, infatti, impose il veto sull’utilizzo del suo motore per un eventuale perfezionamento da parte del rivale, il quale però ignorò il divieto e si mise a costruire in segreto quello che sarà il primo motore a scoppio della storia, modificando con l’aiuto di Maybach il progetto di Otto.  

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